mercoledì 11 luglio 2018

ATTENTI AL COCCOLONE!


 La feroce morsa del tempo, le vicissitudini delle circostanze condite con la proverbiale indifferenza hanno compromesso, speriamo non irreparabilmente, la salute di un Faugliese doc: il Coccolone.
Non allarmatevi, o meglio fatelo, sto parlando del sontuoso ed imponente cipresso che si erge all’incrocio tra via delle Botra, le Pantane ed il Sorbo.
Il maestoso albero, omaggiato dalle precedenti amministrazioni intitolando a suo nome il “giornalino” di informazione, cultura e folklore che il Comune ci recapita trimestralmente, versa in condizioni di salute precarie e rischia di scomparire se non verrano prese le adeguate contromisure fitosanitarie per preservarne l’integrità.
Vi starete chiedendo: con tutti i problemi che ci sono dobbiamo pensare anche agli alberi…?


A parer mio, senza dubbio, si! 
 I problemi di carattere economico, la precarietà dei servizi e la percezione di insicurezza non devono in nessun modo farci perdere la visione di insieme del territorio che abitiamo e del patrimonio in esso contenuto.
Signori miei, siamo davanti ad un bivio: continuare a guardare al nostro paesaggio come una grazia ricevuta dal cielo lasciando al caso la sua preservazione oppure trattarlo al pari dell’ambiente antropizzato.
La scelta appare scontata, sono convinto che sia indispensabile un’efficace ed efficiente programmazione volta alla valorizzazione dell’ambiente naturalistico, attivando interventi mirati al fine di rendere fruibili le principali peculiarità che lo contraddistinguono, su tutti gli alberi di maggior pregio e gli antichi lavatoi (di cui abbiamo già trattato e ritratteremo in futuro).
Superfluo puntualizzare che tutto ciò deve rispettare le regole che la stessa natura impone, seguendone il flusso e non deviandolo.
L’Italia si sta muovendo, qualche mese fa il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ha reso noto l’approvazione del primo elenco degli Alberi Monumentali d’Italia: alberi che si contraddistinguono per l’elevato valore biologico ed ecologico (età, dimensioni, morfologia, rarità della specie, habitat per alcune specie animali),per l’importanza storica, culturale, religiosa che rivestono in determinati contesti territoriali( Cit.Mipaaf).
E Fauglia?
Sappiamo con certezza che un tentativo di censimento degli alberi di “ maggior pregio” è stato tentato da alcuni zelanti cittadini, tentativo naufragato nel completo disinteresse dell’attuale Amministrazione!
Tale impegno da parte del governo del Comune non può più essere rimandato. La legge n. 10/2013 stabilisce, per ogni comune, l’obbligatorietà di censire sul proprio territorio gli alberi che presentano le caratteristiche di “monumentalitá” attraverso il coordinamento delle Regioni e del Corpo Forestale dello Stato.
In conclusione gli alberi monumentali vengono quindi “riconosciuti” sia per un alto valore ambientale, sia per il valore culturale di cui ne sono testimoni. Un albero monumentale non è solo un grande albero, è soprattutto un elemento naturale del paesaggio “sopravvissuto”, una testimonianza precisa della vita di persone che attraverso generazioni lo hanno piantato, accudito e ( a vario titolo) goduto.
Il Coccolone (e molti altri) per la sua dimensione e rilevanza storica rientra a pieno titolo tra gli alberi da segnalare.
Inutile tediarvi oltremodo. Rivolgo un caloroso appello a chi si trova nella condizione di poter intervenire per salvare il Coccolone di non indugiare oltre, affinché sia il primo passo per una gestione più lungimirante e coscienziosa del nostro favoloso territorio!

A riveder le stelle!

                                                                                             Nicola Tirabasso





Condividi con: